LA PREDELLA DELL’ANNUNCIAZIONE DI CORTONA DI BEATO ANGELICO

Qualche giorno fa abbiamo condiviso e studiato insieme il dipinto dell’Annunciazione di Cortona di Beato Angelico conservato presso il locale Museo Diocesano; oggi vi parlerò, per completezza, della Predella di detta Annunciazione che descrive cinque episodi tratti dalla Vita di Maria e due scene dalla leggenda di S. Domenico (Nascita e Visione della Vergine che consegna a San Domenico l’abito domenicano). Secondo lo Zuffi, in questo lavoro si nota evidente l’influsso di Masaccio poiché si nota un certo gusto per la realtà. Come Masaccio, anche l’Angelico scende per la strada mescolandosi tra la gente estrapolando architetture, costumi, movenze per restituire un’immagine vera.

Beato Angelico, Annunciazione, detta anche Pala di Cortona, 1430 ca. Tempera su tavola, 175×180 cm, Cortona, Museo Diocesano

La Predella dell’Annunciazione di Cortona è per la maggior parte autografa del maestro e le due scene ritenute più importanti sono quelle della Visitazione e della Presentazione al Tempio. Inoltre, la Vita di Maria è affrontata in sequenza, per dare l’illusione di un paesaggio continuo. Si comincia dalla Natività della Vergine per poi passare allo Sposalizio.


Beato Angelico, Sposalizio della Vergine, Predella della Pala dell’Annunciazione di Cortona, 1430 ca, tempera su tavola, Cortona, Museo Diocesano

Nello Sposalizio della Vergine, lo spazio è diviso dall’arcata a sinistra; tra la Madonna e Giuseppe si vede il sommo Sacerdote del tempio con la mitra. Al di sopra, sullo sfondo sono collocati due musicanti con le loro trombe. Sul lato destro, invece, vediamo le fanciulle confidenti della Vergine.


Beato Angelico, Visitazione Predella della Pala dell’Annunciazione di Cortona, 1430 ca, tempera su tavola, Cortona, Museo Diocesano

Segue poi l’episodio della Visitazione in cui la Vergine ed Elisabetta si trovano presso una parete ombreggiata; sullo sfondo intravediamo il lago Trasimeno e, in secondo piano, una donna che risale la collina. Alcuni studiosi hanno ravvisato in questa figura femminile un lavoro pierfrancescano, essendo stato questi allievo, a suo tempo, dell’Angelico. Le linee che formano il gruppo delle due donne che si sostengono a vicenda sono armoniche. Sullo sfondo a destra di Elisabetta, si intravede una figura maschile vestita di rosso interpretata come un inserviente. La scena si caratterizza per il fulgore dei colori (soprattutto del blu, del rosso e del giallo) che generano un’intensa luminosità.


Beato Angelico, Presentazione al tempio, Predella della Pala dell’Annunciazione di Cortona, 1430 ca, tempera su tavola, Cortona, Museo Diocesano

Vi è anche la Presentazione al Tempio. Entro delle quinte architettoniche con arcate a tutto sesto di una basilica si trovano il sommo Sacerdote che tiene in braccio Gesù. Raffinate le vesti dei personaggi coinvolti, così come le aureole che sono finemente impreziosite di dettagli decorativi, espressione della formazione orafa del maestro. In realtà, André Chastel ritiene che questo pannello sia un’opera di bottega perché, secondo lui, la prospettiva frontale sarebbe sbagliata.


Beato Angelico, Dormitio Virginis, Predella della Pala dell’Annunciazione di Cortona, 1430 ca, tempera su tavola, Cortona, Museo Diocesano D

 

Eccoci giunti alla raffigurazione della Dormizione della Vergine, in cui la Madonna viene deposta dentro la tomba circondata dagli apostoli. Si scorge anche Cristo che, secondo la tradizione orientale regge un bimbo tra le braccia. Il paesaggio partecipa del clima di tristezza generale: alle spalle dei personaggi, si scorge un deserto oltre il quale si scorgono sospesi in cielo due angeli che sembrano aprire un varco affinché la Vergine possa ascendere e giungere al Padre.


Beato Angelico, Adorazione dei Magi, Predella della Pala dell’Annunciazione di Cortona, 1430 ca, tempera su tavola, Cortona, Museo Diocesano

Interessante è anche l’ultima scena della Predella dell’Annunciazione di Cortona: l’Adorazione dei Magi. In questo episodio la scena si sviluppa orizzontalmente, dalla Vergine col Bambino fino al corteo dei Magi. I colori smaltati che prevalgono sono il blu, il rosso e il rosa delle vesti dei personaggi. Sullo sfondo, il castello e la collina in una costruzione bidimensionale di sapore ancora tardo gotico.

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